UIC-X 1964 SU BASE ROCO

Le carrozze tipo X della Roco furono il primo modello di tali vetture riprodotto in scala esatta, quando uscirono nel 1990 circa si trattava di un buon modello se paragonato alle riproduzioni in scala 1:100 di Lima e in 1:80 di Rivarossi. Ad una osservazione più attenta si notano però numerose imprecisioni dovute al fatto che il modello è solamente una ricoloritura delle carrozze UIC-X tedesche, in particolare il sottocassa è completamente diverso da quello delle vetture italiane. La serie di carrozze FS alla quale più somigliano le vetture Roco è quella 1964 ossia la prima immessa in servizio, solamente con la modifica del sottocassa è possibile ottenere una riproduzione abbastanza fedele della versione italiana; in questo caso le porte di salita Roco si tipo originale, più vecchio, collocheranno il modello fino agli anni '80 circa (salvo rare eccezioni).

Con questa elaborazione ho voluto invece riprodurre una carrozza ambientata alla fine degli anni '90, già dotata di porte di salita in lega leggera e porte dell'intercomunicante di tipo moderno a "sandwich". Per fare questo ho realizzato dei duplicati in resina delle testate di carrozza UIC-X Rivarossi (la versione in scala esatta!) mediante uno stampo in gomma, ho poi applicato queste testate al posto di quelle originali Roco.

Si procede al taglio delle testate originali

In questa fase occorre prestare molta attenzione a mantenere inalterata la lunghezza complessiva della cassa, per questo è opportuno mantenere in posizione anche il tetto della vettura che servirà da riferimento. In ogni caso è consigliabile mantenere un po' di margine quando si tagliano le testate per regolare poi la lunghezza della cassa mediante limatura anziché tramite apporto di materiale. In questa fase è opportuno eliminare gli indicatori di livello dell'acqua circolari in prossimità delle porte al vero inesistenti sulle carrozze FS. Se necessario si stuccano eventuali fessure e si procede con la verniciatura nella livrea desiderata, nel nostro caso rosso fegato e grigio beige (Puravest), casualmente la resina aveva un colore simile alla lega leggera pertanto le porte non sono state colorate.

Dopo l'eventuale stuccatura si passa alla verniciatura

Dopodiché sono state applicate tutte le decorazioni necessarie, fasce longitudinali, loghi, marcature, codice CCR, riga indicante la prima classe... (assortimento MdF) ed è stata data una mano di vernice trasparente per proteggere il tutto ed uniformare la lucidità delle varie zone. A questo punto conviene verniciare in color oro i telai dei finestrini e in alluminio le maniglie delle porte.

Il CCR A41E identifica la carrozza come appartenente alla divisione Trasporto Metropolitano e Regionale

Per quanto riguarda il sottocassa sono state eliminate tutte le apparecchiature presenti originariamente e sono state applicate le apparecchiature di tipo italiano, queste ultime sono state recuperate da un modello Rivarossi in scala 1:80 ad eccezione della cassa batterie e della cassetta di regolazione dell'IEA che provengono da una carrozza X Rivarossi in scala esatta. Per il giusto posizionamento dei cassoni e per la loro tipologia è opportuno osservare qualche fotografia (o una carrozza vera!) in quanto varia a seconda delle sottoserie. Sul carrello munito di generatore IEA quest'ultimo è stato montato in posizione invertita rispetto al modello Roco, conformemente al reale (vedi foto sottostante).


Lato corridoio (cliccare sulla foto per ingrandirla)


Lato scompartimenti

Approfittando dell'elaborazione si è anche dotata la carrozza di illuminazione interna mediante una barretta a LED (a luce bianca calda) di fabbricazione tedesca

Questa elaborazione è mediamente impegnativa (richiede vari componenti come quelli del sottocassa non sempre reperibili facilmente) ma consente di riprodurre una variante di carrozze UIC-X non ancora riprodotta commercialmente, inoltre con le medesime modifiche si può riprodurre anche la versione di seconda classe e mista, quest'ultima mai riprodotta (di nessuna serie) da altre ditte.